White and Wood – Ristrutturazione e Arredamento Appartamento a Bologna

Pranzo

Pranzo

 “White and Wood” è il nome che Trusso Renato dà a questo appartamento  bolognese realizzato nel 1960.

L’unità abitativa sita al sesto piano del palazzodi era stata ristrutturata negli anni ’80, senza tuttavia subire delle modifiche nell’impianto di distribuzione spaziale.
Ancor prima dell’acquisto Trusso viene contattato per una consulenza sulle possibilità che condiziona la stessa decisione del cliente. L’architetto intravvede da subito delle possibilità, immaginando il risultato poi ottenuto a fine lavori.
I lavori di ristrutturazione prevedono l’abbattimento di un muro che separava la zona giorno dal grande corridoio e lo spostamento del disimpegno notte.
In tal modo lo spazio si dilata generando un ambiente aperto e la luce si diffonde fino alla parete che costeggia l’ingresso. La colonna residuale assume un nuovo significato grazie alla costruzione di una piastra in cartongesso sovrastante nella quale viene inserito un corpo luminoso oblungo.
La cucina, prima segregata in un angusto spazio chiuso, viene aperta e riarredata con prodotti Dada.
Le finestre e le porte, come i muri, vengono concepiti bianchi e contrastati dal tono mielato del pavimento in rovere che rimane caldo, ma luminoso.
Il total white dell’impianto architettonico e degli arredi principali contribuisce a dilatare gli spazi non particolarmente generosi nelle misure, ma viene contaminato con l’introduzione del giallo e del prugna nelle sedie Alfa di Molteni e di una parete rosa antico in camera da letto.
Davanti al disimpegno viene costruita una nicchia con gradonatura sovrastante in cartongesso atta ad accogliere un armadio di servizio che funge anche da guardaroba
Il caleidoscopico lampadario Hope di Luceplan completa la moderna scenografia del living imponendosi al centro dello spazio con il suo scintillio polimerico che primeggia, specie in relazione a tutti gli altri corpi luminosi che, secondo il progetto di light design, dovevano avere un carattere minimalista.
La camera da letto, che gode di una privilegiata vista sulla collina bolognese, è arredata con un armadio di Tisettanta, sempre bianco e con un letto dal carattere romantico in cui è stato scelto un tono violaceo per generare un contrasto tonale con il nostalgico rosa cipria della parete. Il carattere più gentile e tradizionalista dell’ambiente è sottolineato anche dalla presenza di alcuni piccoli mobili ottocenteschi e di una sedia in stile Luigi XIV.
Nel bagno, un grande mobile grigio lucido semisospeso accoglie il lavello e nasconde la lavatrice. Il glicine della tenda e del pensile è uno dei colori presenti nel mosaico stonalizzato della doccia e dello specchio realizzato su disegno dell’architetto.